mercoledì, gennaio 24, 2007

Machine_Yeast: the Movie! (clicca qui)

lunedì, gennaio 22, 2007

Islam, Cristianesimo e...Hume?



1. Creazionismo e Islam

La materia bruta non può sussistere di per sé: Dio è costretto a ricreare il mondo istante per istante. Ne consegue che l’uomo non può stanare le leggi dell’universo né fare previsioni, ché ciò che è in questo istante potrebbe, per puro capriccio divino, non essere nell’istante successivo.

2. Creazionismo e Cristianesimo

Una volta creato (si dice in sei giorni) tutto ciò che è, Dio affida volentieri il cosmo alle leggi della gravitazione, dell’elettromagnetismo, all’interazione nucleare forte e a quella debole, del resto già implicite e comprese nella Creazione stessa. Ne consegue che il “come” (le leggi della fisica) può essere separato dal “perché” e dal “a che scopo” (la metafisica), permettendo a molti, tra cui a Galileo, di salvarsi il culo da una Chiesa che per svariati secoli non andava molto per il sottile nel segnalare un’eresia.

3. Hume e l'infondatezza della previsione

Qui pesco dalla rete, compreso Wikipedia:

Molti di noi pensano agli eventi passati come a una guida sicura per gli eventi futuri. Per esempio, le leggi fisiche che guidano il moto dei pianeti lungo le loro orbite funzionano ottimamente per descrivere i comportamenti passati e così pensiamo che prevedano altrettanto bene anche quelli futuri. Ma come possiamo giustificare questa presunzione? Come possiamo pensare che questa credenza funzioni ogni volta? Hume suggerì due possibili giustificazioni e le confutò entrambe:
La prima consiste in una necessità logica: il futuro deve ricalcare il passato, altrimenti tutta la scienza e la fisica perderebbe di valore. Ma Hume dimostrò che è altrettanto logicamente corretto presuppore un universo in cui le leggi fisiche passate non coincidano con quelle presenti e che non siano uniformi in ogni zona dello spazio. Non c'era nulla che rendesse questo principio logicamente necessario.
La seconda giustificazione, più modestamente, si agganciava solamente all'uniformità con il passato: una legge che funzionava nel passato continua a funzionare ancora oggi. Hume però usando un ragionamento ricorsivo dimostrò questa giustificazione necessitava di ricorrere a sé stessa per essere dimostrata. Ancora una volta la tesi crollava.
Il problema è ancora aperto tutt'oggi. Hume credeva che questa idea fosse radicata nell'istinto umano e che sarebbe stato impossibile eliminarla dalla mente umana. Questa abitudine è però necessaria perché le scienze (e in particolar modo la fisica) continuino ad evolversi.

Noi siamo abituati a prendere atto, sulla base dell' esperienza, che all' urto di A contro B segue il movimento di B, e quindi ci attendiamo che anche in futuro ciò continui ad avvenire nello stesso modo. In altre parole, l'abitudine ad osservare una certa connessione tra i fenomeni sta alla base di ogni nostra inferenza causale, dal momento che essa é congiunta al presupposto dell' uniformità del corso della natura. Noi siamo convinti che la natura obbedisca a leggi costanti, identiche per il passato, il presente e il futuro. Sulla base di questo presupposto riteniamo che il sole, che siamo abituati a vedere nascere ogni giorno, sorgerà anche domani sebbene non vi sia nessuna connessione causale che determini necessariamente l'alba di domani, in modo tale da rendere contradditoria l'affermazione che il sole non sorgerà più.

giovedì, gennaio 18, 2007

Macrico verde a suon di Kazum!


I HAVE A GREEN
Una serata di lotta per la riappropriazione del verde in città. Caserta, le cave, il cemento, le discariche...ed un'area verde di 33 ettari in centro città da sottrarre al cemento: il MACRICO. Cosa sta succendendo? Perchè il futuro del Macrico coincide col futuro della città di Caserta?
19 gennaio 2007 ore 18.o0
Auditorium via Ceccano - Caserta
programma_

ore 18: intro_ Antiche melodie per un Macrico Verde con: Ensemble Vocale " I' homme armè" & Cappella vocale "I musici di corte" .

ore 18.30: Prima Proiezione del Film "I HAVE A GREEN". Scritto e diretto da Glenda Caserta e Renato Lo Presti. voce narrante : L. Casasola Musiche: Kazum , Jovive, Jump on, The Clams, Insiria.
a seguire DIBATTITO CASERTA E IL MACRICO...QUALE FUTURO?

alle 21.30 concerto con JOVINE + KAZUM + COREPOLIS

MACRICO VERDE 100%

Un' iniziativa del COMITATO MACRICO presso, Auditorium via Ceccano - Caserta dalle ore 18.o0
www.macricoverde.altervista.org
www.ihaveagreen.org
macricoverde@yahoo.it

mercoledì, gennaio 17, 2007

Viva la Famiglia Normale...(clicca sull'immagine per ingrandirla)

lunedì, gennaio 08, 2007

Rezza e Mastrella in scena per Grifi

Ancora una volta blogger non mi carica l'immagine, mannaggia la mannaggia...

All'Alpheus di Roma una festa di sostegno e affetto per il cineasta di «Anna» e «La verifica incerta» organizzata per l'11 gennaio

Silvana Silvestri

Antonio Rezza e Flavia Mastrella rifanno Pitecus all'Alpheus di Roma. Non è solo l'occasione per rivedere uno spettacolo ormai classico e di sicuro divertimento guizzante, l'idea è metterlo in scena per Alberto Grifi che si trova senza casa perchè sfrattato da tempo, in difficilissime condizioni di salute e, come accade agli artisti molto indipendenti, in difficoltà anche economiche. Pitecus sarà quindi all'Alpheus (via del Commercio 36) giovedì 11 gennaio alle ore 21 dove si metterà in scena un'edizione tutta speciale per devolvere l'intero incasso a Grifi. Il biglietto costa 10 euro (non è prevista prevendita. I biglietti possono essere acquistati la sera stessa). Si invitano quindi tutti a partecipare a questa grande manifestazione di affetto verso un cineasta unico nel suo genere, il primo in Italia a usare il video già negli anni sessanta, indicandolo come mezzo per liberarsi dalla tirannia dell'alto costo del cinema, l'inventore di macchine sofisticate e impensabili per renderlo fruibile, erede di Zavattini non solo per la sua idea di dare una cinepresa a tutti, ma nell'importanza di cambiare la vita per vedere una realtà nuova, cogliere la realtà nel suo fluire, sapendo scegliere il punto di vista e l'oggetto con occhi nuovi, dissolvendo con un lavoro di montaggio il discorso filmico tradizionale (La verifica incerta), avvicinando i soggetti con un'ardire più deciso di ogni nouvelle vague (pensiamo ad Anna realizzata con Massimo Sarchielli). Per questa sua irriducibile onestà visiva e sperimentale ha avuto non pochi problemi anche a proseguire lavori che aveva iniziato con il servizio pubblico ai tempi in cui si poteva ancora fare un lavoro non standardizzato. Non è stato un caso l'incontro con Rezza e Mastrella (a una edizione del festival di Bellaria in cui furono premiati), l'atletico Rezza (in senso majakovskiano) e l'artista Mastrella che ora lavorano insieme, ora separatamente, osservazione costante e smaterializzazione di parole e situazioni sul palcoscenico (con platee di affezionate varie centinaia di fans), in video (anche con loro la televisione ha avuto qualche brivido), con libri e mostre, una energia in movimento costante accompagnata da altrettanto umorismo: l'incontro con Alberto Grifi non poteva che essere di immediata affinità. Sono tanti gli amici e i sostenitori di Grifi, ricordiamo l'appello «Una casa per Grifi», già sottoscritto da importanti personalità del mondo cinematografico e culturale italiano, per organizzare in diverse città italiane una serie di iniziative di sostegno e di pressione perché possa ottenere i benefici pubblici della «Bacchelli» che va ai cittadini che si sono distinti, in questo caso, nel mondo della cultura (è anche possibile contribuire attraverso il c/c 11281 intestato ad Alberto Grifi - BNL ag. 22, Roma - ABI 1005 - CAB 03222)