DIARIO STRASBURRESE - GIORNO 2
Oggi ho la giornata quasi libera. Devo solo seguire un paio di talk, poi posso andarmene un po’ a zonzo per le strade di questa famosa Strasburgo, di cui fino all’altro ieri non sapevo nemmeno si trovasse in Francia. Che volete, la confondevo con Bruxelles…e voi no?
In piena fase post-prandiale seguo il talk del dr. Wissmann, il quale sembra incarnare il mio incubo peggiore: impiegare una forza sovrumana per pronunciare una singola parola. Ma nonostante questa colossale balbuzie, il nostro riesce a rientrare perfettamente nei tempi. Eroico. Epico. Grande. Ovviamente c’è il solito stronzo che deve fare domande, e non può aspettare di fargliele più tardi, in privato. Odiosissima testa di cazzo saccente. E ne è pieno di gente così, in questo inutilmente immenso centro congressi dove girano i soldi e pessimo caffè.
Mi trascino, in preda a una noia mortale, fino a pranzo. Mi chiedono 22 euri (22!) per un salsicciotto, un pezzettino di carne, un’insalata condita con salsette disgustose e una bottiglietta d’acqua. E io glieli do. Poi a un certo punto mi sento come se una scimmietta si fosse aggrappata ai miei visceri e li stesse tirando giù a strattoni. Il kebab e le carni speziate di domenica sera vogliono uscire dal mio corpo. Fuggo in albergo e svuoto l’anima nel cesso. Un po’ di zapping sul letto e, tanto per cambiare, mi addormento. Il caso vuole che qualcuno/qualcosa, sottoforma di cameriera che sbaglia stanza, spalanchi la porta (che avevo chiuso a chiave) e si metta a gridare qualcosa in francese per poi ritrarsi imbarazzatissima. E’ un bene. Mi sveglio ed esco. A noi due, Strasburro.
Non so come, non è da me, ma riesco a non spendere manco un centesimo. Nella fattispecie riesco a vincere la tentazione di comprare:
- Un ukulele scovato in un più che dignitoso negozio di strumenti musicali;
- statuette in forma di mucche antropomorfe dipinte a mano nelle più disparate pose (mucca samurai, mucca troiona, mucca che fa il bagno in tazza di cioccolato mostrando cosce da sturbo): costo medio 50 euri; a volte vorrei essere Renzo Arbore per potermi permettere tutte queste cazzatine (sapete, vero, che Renzo Arbore ha una sterminata, ricchissima collezione di gadgets e sublimi cazzatine? No? Beh, sapevatelo!);
- cioccolatini, dolci, formaggi, formaggini, torte, tortine, biscotti, biscottini, marron glaces o-come-cazzo-si-scrive e ogni ben di dio di cui sembra disseminata l’intera città. MANGIA!, sembra dire ogni angolo di ogni strada, MANGIA! sembrano dirti le studentesse mentre addentano una crepes, MANGIA! sembra dirti il tuo stomaco brontolante;
- un libro sulla storia della stregoneria in Francia;
- una maglietta di superman;
- un libro di foto spesso così e pieno di gente che fa all’amore, ma molto delicato.
Ai bei tempi avrei comprato tutto. Ma mo c’è l’austerity. Decido che comunque un pensierino ai miei colleghi lo devo pure portare, ma impazzisco perso in questo dilemma: cazzatina simbolica di uno degli innumerevoli insignificanti negozi di souvenir o cioccolateria varia? E se si sciupa-scioglie-scassa nel viaggio di ritorno? E se va a finire casualmente nel mio stomaco? Rimando l’acquisto dei regalini e proseguo la passeggiata. Ma mo vado a dormire ché ho sonno, vorrà dire che domani posterò un “Giorno 2 parte




5 Comments:
No, io ti sto leggendo, vai con la parte 2, sono tutto occhi...
prandiale è una parola che non esiste:
http://www.demauroparavia.it/@prandiale
Chi presenta una lista con questo sitema elettorale deve indicare il premier.
Non esisterà ma è di uso molto comune...prova a digitare 'prandiale' su google...pedante di un peppe
Caro Peppe, tu e tutti gli pseudo democratici dovete farvene una ragione: questa, finché assieme a Berlusconi non cambierete la seconda parte della costituzione, è una repubblica PARLAMENTARE; il premier è nominato dal PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA dopo consultazione con i delegati dei gruppi parlamentari. Poi certo, tanto avete fatto voi e i vostri amici piduisti, che state trasformando l'Italia in una caricatura degli States. Contento tu.
Comunque si la norma che dici tu c'è. Introdotta dall CdL. Bravi, bravi, continuate così:
"Dopo le obiezioni del Quirinale sulla designazione del premier, la Cdl ha introdotto nella legge una norma che invece prevede l'indicazione del "capo della forza politica" pur "restando ferme le prerogative del Presidente della Repubblica previste dall'articolo 92". "I partiti o i gruppi politici - recita la nuova norma - organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare, depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione". In precedenza era scritto "unico leader". " da la Repubblica
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