DIARIO STRASBURRESE - GIORNO 2 - parte 2
Non ho questa gran voglia di riprendere il mio blog. E’ il 14 aprile, sera inoltrata, i dibattiti politici televisivi proliferano e s’accavallano in pleonastiche orge di analisi del voto. E’ ormai arcichiaro che la sinistra è stata (scientificamente) eliminata dalla rappresentanza parlamentare, Berlusconi e Lega hanno stravinto e nell’italico etere già s’annusa rinnovato-vecchio-nuovo-eterno servilismo. Ho solo voglia di rifugiarmi in una calcolata e giocosa idiozia, e fare di tutto per cambiare “vita e altitudine”, per dirla col Maestro Battiato. Ma ho promesso a me stesso di concludere questo ridicolo, insulso diario, dove nulla accade se non nel contorto, spiralico boschetto della mia fantasia…E allora avanti. Riprendo da dove il sonno mi aveva interrotto. Giorno 2.
Visito qualche libreria. Noto tre cose:
- Nelle librerie suddette non c’è musica di sottofondo. Questo aiuta la concentrazione e, per rispetto del rispetto che i francesi nutrono per i Libri, spengo con naturalezza il mio iPod.
- Lo stesso rispetto viene riservato dai francesi per il Fumetto. Mentre in Italia i comic-book sembrano essere appannaggio di ragazzini e/o nerd, nella sezione fumetti di una libreria francese troverete di tutto: bambini, adulti, intellettuali, trentenni, professionisti e casalinghe. Tale rispetto si concretizza nella copertina in brossura, che protegge tutti gli albi a fumetti. Ne approfitto per sfogliare “Persepolis” di Marjane Satrapi in lingua originale. Cerco di capire quello che non sono riuscito ad afferrare dalla visione del film, senza venirne a capo neanche con l'aiuto delle vignette: durante il suo periodo di sbandamento a Vienna, Marjanne è stata violentata?
- Anche di pomeriggio-sera, ci si saluta con un bon-jour.




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