giovedì, settembre 28, 2006

D I L E M M A - GIOCA E SCEGLI IL MIO FUTURO!


Allora...cerco di riassumere...
A novembre dovrei consegnare la mia tesi di dottorato...è finita la pacchia...si ripropone il dilemma di cosa cazzo fare per arrivare a fine mese...
Ieri sono stato a Catania, ho sostenuto un colloquio presso un laboratorio di Informazione Quantistica e pare che sia andato tutto bene...1600 euri lordi al mese in saccoccia per tre anni...
“Beh, qual è il dannato problema, allora?” penserà l’affezionato lettore non avvezzo ai contorti ghirigori mentali del nostro/vostro/loro Edolaido...Il problema è che il nostro/vostro/loro Edolaido si è messo in testa che vuole fare l’artista, che gli piacerebbe immergersi sempre più nei meandri di scrittura-musica-cinema ... si è messo in testa di fare il creativo insomma...e non mi venite a ripetere la solita solfa che anche la scienza è creativa...lo so: è una solfa che conosco e di cui peraltro sono un accanito sostenitore...ma voglio fare ALTRO! 'Sto lavoro più si va avanti più ti inchioda ore e ore in laboratorio, prosciugando quel poco di energia neuronale rimastami...poi si torna a casa ci si lobotomizza davanti alla tivvù e si cade addormentati... Certo meglio che andare in miniera, protesterà l’annoiato lettore...E qui vi chiedo: non sarebbe forse meglio un lavoro più umile ma che mi lasci più energia mentale e soprattutto più tempo per le velleità artistiche di cui sopra? Non sarebbe quanto meno più succoso avventuroso e saporoso PROVARE almeno ad afferrare le briglie della propria vita piuttosto che lasciarsi scegliere dalla vita stessa? O farei meglio a farmi trascinare dalla corrente, come dice il mio strizzacervelli, e imparare a distingure tra otium (ciò che ci piace fare, che potrebbe essere anche tradurre testi dall’aramaico, non necessariamente qualcosa di ozioso...) e negotium (il trabaco quotidiano con cui portiamo a casa la pagnotta)? La mia vicina di casa (tra l’altro discretamente ravanabile) si alza alle sei del mattino, va a lavare i pavimenti, ma il pomeriggio torna a casa e riesce a pagarsi l’affitto...mo’ ci sarà pure una via di mezzo tra lavare i pavimenti e sbattersi in un laboratorio di fisica atomica?
Penso di avervi tediato abbastanza, per cui arriviamo al cuore del post...è una situazione tipo quiz con Jerry Scotti, ho bisogno dell’aiuto del pubblico prima di “accenderla”...Giocate anche voi: scegliete il futuro dell’Edolardo, il quale performerà un’attenta analisi delle vostre risposte e, se non agirà di conseguenza, quantomeno apprezzerà i consigli!
Che deve fare l’Edolardo?
1. Smetterla di rompere il cazzo, accettare il posto a Catania e tacere, che c’è gente che ammazzerebbe la mamma per 1600 euri al mese (il che per inciso significherebbe dire addio agli No Hay Banda...)
2. Arrivare a fine mese con un lavoretto umile e farsi il culo a tarallo a scrivere + suonare + quantaltro
3. Trovare una soluzione di compromesso (esempi: inviare il curriculum alla redazione di Blob - già fatto, peraltro senza risultato alcuno -, cercare un laboratorio in cui si studia e si sviluppa la Fisica del Suono, informarsi sulla Scuola del Documentario diretta da Mimmuccio Calopresti a Napoli, aprire un bordello e girarci film porno...)

Giocate, bastardi!

Machine_YEAST



L O A D I N G
Castello Baronale di Acerra
Opening domenica 1° ottobre, ore 18:00

MachineYEAST
2006
Ruben Coen Cagli.
Sonorizzazione di Edoardo De Tommasi.


"La vita è un processo che può essere astratto da ogni mezzo particolare" (John Von Neumann).
MachineYEAST mette a confronto due realizzazioni del processo, incorporate nella materia biologica e in quella sintetica.

MachineYEAST è un’installazione processuale che affianca la materia vivente alla simulazione computazionale, seguendo le suggestioni del processo vita.
L’installazione mette in mostra il più semplice esempio di vita artificiale - l’automa cellulare - e il più elementare sistema di vita biologica evoluta - il lievito.
Una videoproiezione di immagini generate da codice rende visibile l’evoluzione di un automa cellulare bidimensionale, con una visualizzazione ispirata ai filmati al microscopio del ciclo cellulare del lievito.
Intanto, in una scodella riempita di impasto di pane si svolge la vita delle cellule, la lievitazione, percepibile alla vista e all’olfatto.

A lievitare è anche l’audio, nel tentativo di potenziare l’udito dell’ascoltatore e aiutarlo a percepire il suono delle cellule in duplicazione, un suono che, come i processi biologici, non può fare a meno di essere simultaneamente strutturato e casuale, di seguire le leggi dell’armonia per poi violarle al momento opportuno e, finalmente, mutare.

orari: lunedì - domenica 9-13 / lunedì - mercoledì 16-18
info: loading_art@yahoo.it
tel. 3383383075

mercoledì, settembre 06, 2006

Ho visto cose che voi umani...


Ho visto Cristiano Godano agitare un tamburello per accompagnare una tammurriata intonata da Teresa De Sio.
Ho sentito Teresa De Sio dichiarare il suo amore incondizionato per i CCCP e cantare a squarciagola AMANDOTI.
Ho sorpreso Morgan trovare 'a volo' la linea di basso di MONDO CATTIVO dei Marlene Kuntz. Ho visto Francesco di Bella corteggiare Teresa De Sio, Morgan scimmiottare magistralmente David Bowie, Cristiano Godano cantare le incantevoli parole di COM'E' PROFONDO IL MARE di Lucio Dalla, Francesco Magnelli decisamente brillo inciampare sulla batteria e brindare alla Rovina...

E ho visto tutto questo funzionare, maledettamente e a sorpresa.

Le stazioni lunari sono approdate a Casertavecchia il 5 settembre, beato chi se ne è accorto per tempo.