martedì, dicembre 26, 2006

Depre e sindrome di Madre Teresa


“Dopo che ho capito a fondo il mio problema e la possibilità di controllarlo, volevo convincere a curarsi tutti quelli che vedevo star male, ma è un’impresa... Ogni depresso pensa di essere speciale, un caso diverso da tutti gli altri, oppure non ammette di essere malato. Poi ci sono quelli che:
-No, ma io sono così perché la mamma da piccolo...- E io: -Sì, hai un problema con la tua mamma, è vero, ma, se stai meglio, lo affronterai meglio-. Macché. Come parlare ai sordi.
Ho un’amica che ciclicamente va in depressioni tremende, si chiude in casa per dei mesi interi, è anche venuta a trovarmi quand’ero ricoverata, ha visto come stavo e come sto. Ma no, dallo psichiatra lei non ci va, perché ha paura della clinica (e chi l’ha detto che anche lei debba ricoverarsi?), perché deve pensarci su etc. Be’, io mi sono anche stancata e adesso non cerco più di convincere nessuno. Non sono Madre Teresa di Calcutta, dopotutto. E se vogliono continuare a star male...”

Ornella Vanoni

giovedì, dicembre 14, 2006

Domani Selezione Vinilica DOC


Venerdi 15 dicembre – 21,30
Jarmusch Club – Via Battisti – Caserta


Selezione di vinili a cura dei Detommas Brothers

...dai rastamanni ai no-wavers andata e ritorno...