Frequenze disturbate, Urbino, 5-7 agosto 2005
Tutt’altra storia con i Dinosaur Jr. J Mascis sfoggia con noncurante fierezza la sua panza, la sua Fender Jaguar e i suoi quattro Marshall sparati a palla a dare vita a un suono spesso, sostanzioso e potente come non mai. Molti gli inni regalati ai fan. Immancabile la cover di Just like Heaven dei Cure.
Il giorno dopo mi distraggo alquanto, spendo una cifra tra le suddette bancarelle acquistando cd/dvd/vinili e scorgo tra il pubblico Enrico Molteni dei TreAllegriRagazziMorti. Posso solo dirvi che Echo and the Bunnymen regalano a tutti un gran bel concerto.
Terzo giorno: si comincia con un po’ di sana elettronica. Dopo il set godibile di Lippok + Morgenstern e quello magistrale di Four Tet, Giove Pluvio decide di “concederci” un’abbondante piovuta, di cui, a dire il vero, non sentivamo tutto questo bisogno. Così, costretto a reggere l’ombrello, non posso applaudire quanto voglio e quanto meritano i Blonde Redhead, precisi e intensissimi come sempre. Nel frattempo a Molteni s’aggiunge e s’affianca Jukka dei Giardini di Mirò. Gran finale con Yo la tengo, che dimostrano di saper interagire col pubblico e di non mancare di senso dell’umorismo.
Lunedì: giusto il tempo di scorgere i Blonde Redhead al completo mentre fanno shopping in un negozio di antichità e di mangiare divinamente in un ristorante specializzato in piatti rinascimentali e si riparte. Un’esperienza da ripetere.




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